I diluenti hanno lo scopo principale di aumentare il volume e fluidificare la pittura per semplificare l’applicazione a pennello o con altri strumenti, e vengono aggiunti al momento dell’uso.
E’ fondamentale distinguere il tipo giusto da utilizzare per non compromettere il prodotto da diluire.
A seconda quindi del tipo di vernice può essere utilizzato il solvente specifico o in molti casi un solvente universale.

Da tempo le idropitture utilizzate in edilizia per le pareti vengono diluite con acqua, il solvente per eccellenza più diffuso al mondo, ed ora ampiamente utilizzato anche per le moderne vernici per legno e metallo.

Altre vernici invece utilizzano solventi aromatici o derivati dalla chimica degli idrocarburi o alcoli, quali acquaragia, diluenti sintetici,e diluenti nitro.
Sono prodotti caratterizzati da odore pungente, infiammabili e nocivi per contatto inalazione e ingestione, quindi occorre cautela nell’uso e avere l’accortezza di limitarne il più possibile la dispersione nell’ambiente.

Altri tipi comuni di solventi per vernice sono quelli acrilici, epossidici e poliuretanici.

Per usi specifici ricordiamo acetone, trementina, petrolio e benzina come pure i diluenti antinebbia e antisilicone.

Sono prodotti fondamentali anche per la pulizia di strumenti e superfici, sia dal prodotto fresco che a volte di quello già applicato.

Esistono diluenti e solventi per molteplici usi, dallo sgrassaggio al trattamento della ruggine, per la rimozione di colle, di graffiti, per la sverniciatura.